Cleopatra by Aldo Schiavone

Cleopatra by Aldo Schiavone

autore:Aldo Schiavone [Schiavone, Aldo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EINAUDI
pubblicato: 2023-11-07T12:00:00+00:00


3. Antiochia (oggi Hatay Antakya, in Turchia) era a quel tempo la capitale della provincia romana di Siria: una città bellissima, fra le piú grandi dell’area mediterranea, fondata intorno al 300 da Seleuco a imitazione di Alessandria, su un precedente piccolo insediamento: come tutti i centri urbani dell’antichità, una città di mercati, di consumi, di plebi e di aristocrazie; non di strutture produttive se non di piccolo artigianato: nell’antichità non esistevano grandi industrie né alcun sistema di fabbrica degno di questo nome. Aveva un impianto classicamente ellenistico, con strade dritte adornate da imponenti colonnati; ed era un crocevia commerciale e culturale di primaria importanza tra la Grecia, l’Asia, la Palestina, l’Egitto e l’Arabia. Si sviluppava lungo il fiume Oronte, verso la sua foce, a poca distanza dal mare. I suoi abitanti – centinaia di migliaia – erano greci, macedoni, ebrei, oltre la popolazione locale.

Su un’isoletta al centro del fiume era stato costruito dai Seleucidi un imponente palazzo reale: dove Antonio, appena arrivato dalla Grecia, aveva di sicuro stabilito il suo nuovo comando delle operazioni in previsione dell’imminente campagna. Ed è lí che sarebbe arrivata Cleopatra, mandata a chiamare da Antonio attraverso Fonteio Capitone: un suo uomo di fiducia, che aveva già partecipato ai negoziati di Taranto (sarebbe stato poi console suffetto – eletto cioè in corso d’anno – nel 33).

Questa volta non abbiamo notizie di come sia avvenuto l’incontro. Non vi saranno stati né remi argentati né vele purpuree, come a Tarso. Ma certo, in quei giorni di ultima estate, il legame tra i due amanti si riprodusse subito, rigenerato e ancora piú forte. E divenne persino piú netta la superiorità di Cleopatra all’interno della coppia: alimentata da quel groviglio di calcolo e di passione, di lucida intelligenza e di calda emotività che aveva sempre dato forma e anima alla vita della regina (come per la sua «voluttà» giovanile di studiare e di apprendere).

Gli amanti passarono insieme ad Antiochia l’autunno e l’inverno fra il 37 e il 36. E fu in questi mesi che misero a punto un piano e strinsero un patto che avrebbero determinato il resto delle loro vite. Nessuno ci informa di questo dato. Ma la sua deduzione è la sola a dar conto in modo compiuto di quel che sarebbe in seguito accaduto.

Nell’ideazione del disegno entrambi furono sovrastati ancora una volta dall’ombra di Cesare. Il progetto infatti prevedeva una grande campagna contro i Parti – come era già da tempo nelle intenzioni di Antonio – cui l’Egitto avrebbe contribuito in modo importante, e che avrebbe avuto come esito la nascita di un grande impero romano-ellenistico centrato su Alessandria, con una forte presenza egiziana e un’altrettanto decisa proiezione verso oriente, sino all’India; con Roma, l’Italia e le province occidentali in una posizione se non minore, certo non d’avanguardia: perché era lí, a Oriente, e non altrove che – secondo loro – batteva il cuore del mondo. La nuova realtà politica cui stavano pensando avrebbe avuto, almeno in Oriente, una base apertamente dinastica, rappresentata dal vincolo che univa



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